In Lo scaffale

Lo Scaffale

Benedetto Croce
Poeti e scrittori d’Italia. Dallo Stil Novo al Barocco
Adelphi

Un disegno storico della letteratura italiana secondo Croce? Nulla gli sarebbe stato più estraneo. «La “Storia della letteratura italiana” quale per mio conto l’intendo» scrive nell’Avvertenza a Poesia popolare e poesia d’arte (1933) «è l’indagine, la discussione e lo schiarimento di quei punti, quegli autori e opere, della nostra letteratura, che reputo finora non abbastanza, a mio senso, schiariti»: di necessità, una suite di saggi e monografie, dedicati all’analisi di ciò che caratterizza il singolo artista. Così, quella che qui si offre è piuttosto un’antologia di quanto Croce, nell’arco di sessant’anni circa di attività, ha scritto in materia di letteratura italiana, dalle Origini sino al Novecento. E scopriremo, percorrendola, che Croce non ha trascurato alcuno dei suoi momenti principali, tornando spesso su taluni argomenti, magari per correggersi; che da vero pioniere si è occupato di temi poco frequentati e ha divulgato innumerevoli testi inediti o minori; ma soprattutto che a lui si deve un vastissimo, originale patrimonio di analisi, idee e giudizi storico-letterari, insostituibile fondamento per gli studi. Un patrimonio che oggi – liberi da profili, panorami, lineamenti e quadri storici della letteratura – possiamo finalmente ritrovare, assaporando una scrittura che rappresenta, sono parole di Gianfranco Contini, «la massima prosa non d’arte, prosa insieme democratica e controllata, per di più ricchissima d’invenzione terminologica, di quella che egli chiamava la nuova Italia».

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