“Caro Croce, se l’antico Platone…”. “Caro Einsten, il fondamento della nostra fede nella ragione…”. Due lettere, di Albert Einstein e Benedetto Croce

Quinto numero della nostra newsletter. Apriamo, a mo’ di editoriale, con un carteggio, due lettere, la prima di Albert Einsten a Benedetto Croce e la risposta di quest’ultima. Due interviste, nell’ambito delle trasmissioni curate per conto dell’Associazione per la Libertà della e nella cultura, questa volta al presidente emerito della Corte Costituzionale Francesco Paolo Casavola, e al professor Aldo Masullo; e la segnalazione di un libro di recente pubblicazione, “Poeti e scrittori d’Italia, dallo stil novo al barocco” di Benedetto Croce, e curato da Giuseppe Galasso, per le edizioni Adelphi. Infine per la sezione documenti, l’intervento del responsabile del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Santi Consolo al recente congresso di “Nessuno Tocchi Caino” al carcere milanese di Opera.

Torniamo al carteggio Einstein-Croce. Dobbiamo al nostro amico e compagno Luca Viscardi la riscoperta (o, forse più propriamente si potrebbe dire: “riscoperta”), di due lettere di Albert Einstein e Benedetto Croce. Due lettere importanti. Le date delle due lettere sono importanti: 7 giugno, e 28 luglio 1944. La seconda guerra mondiale è nella sua fase finale. Einstein, che nel suo no breve soggiorno italiano ha avuto occasione di conoscere Croce, scrive una lettera al filosofo napoletano.  Non sono lettere formali, scambi di private informazioni.

Einstein accenna all’utopia platonica della Repubblica ideale, “governata” dalla Ragione e dai “filosofi”. Croce risponde da par suo, afferma il dovere etico di operare a favore della libertà e del progresso del proprio Paese. E’ la consapevolezza che nessuno può estraniarsi, e tutti hanno il mazziniano “dovere” di dare il suo contributo d’azione quando la Patria è in pericolo: come «Socrate, che filosofò, ma combatté da oplita a Potidea, e Dante, che poetò, ma combatté a Campaldino».

Sono lettere che, ci fossero un Einstein e un Croce, potrebbero essere scritte anche oggi, per l’oggi; e per il domani.

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