Ultimo pannella

Ama i “francesi”, e Georges Brassens, probabilmente lo diverte “Le Gorille”, che per un certo periodo è la canzone più censurata di Francia: storia appunto di un gorilla che si fa strumento della terribile vendetta sul giudice, cioè sulla legge, che manda a morte esseri umani con la massima indifferenza; e le sue canzoni “da osteria” e contro la pena di morte. E’ grande amico di Dalida, a cui dedica un bellissimo articolo sul Giorno, alla fine degli anni ’50, quando lei si innamora di un ragazzo che poteva essere suo figlio…

E Frank Sinatra? Chissà, forse anche lui, quel figlio di italiani sbarcati a “Broccolino” e nato in New Jersey. Magari quel suo My Way, A modo mio : “…My friends, I’ll say it clear/ I’ll state my case of which I’m certain/ I’ve lived a life that’s full/ I’ve travelled each and every highway/ And more, much more than this / I did it my way…” (Amico mio, lo dirò chiaramente / Ti dico qual è la mia situazione, della quale sono certo / Ho vissuto una vita piena / Ho viaggiato su tutte le strade / Ma più. Molto più di questo / L’ho fatto a modo mio…).

Ci insegna ad amare, a piangere, a ridere. Ci insegna a vivere, e soprattutto come meritarsi una vita degna di questo nome.

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