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BIOGRAFIA

Nato da una famiglia ebrea si laureò a Roma nel 1909 con il semitista Ignazio Guidi. Da qui la sua passione per gli studi orientalistici. Dal 1914 al 1916 insegnò lingua e letteratura araba presso l’Università Orientale di Napoli. In questo periodo entrò a far parte della cerchia di Benedetto Croce. Dopo la prima guerra mondiale, a cui prese parte nel ruolo di tenente e interprete, si trasferì a Roma dove cominciò ad insegnare Ebraico e lingue semitiche comparate. Iniziò anche il periodo di collaborazione con diversi giornali, prima Il Paese fino a quando la sede non fu devastata dagli squadristi fascisti e poi, su invito di Salvatorelli, con La Stampa dove assunse posizioni nettamente antifasciste. Nel 1924 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali promosso da Croce e aderì all’unione nazionale delle forze liberali e democratiche fondata da Amendola. Nel 1931 si rifiutò di prestare, in qualità di docente, giuramento al regime fascista e per questo fu costretto ad abbandonare l’insegnamento. Trovò un lavoro alternativo presso la biblioteca vaticana, dove si occupò di catalogare i manoscritti in lingua araba. Con l’entrata in vigore in Italia delle leggi razziali si convinse ad abbandonare il paese. Nel 1939 si recò negli Stati Uniti dove accettò una cattedra alla University of Pennsylvania. Rientrò in Italia nel 1945 dove fu reintegrato nella sua cattedra all’Università di Roma. Nel corso della sua vita ritornò varie volte negli Stati Uniti per tenere corsi, lezioni e conferenze.

 

BIBLIOGRAFIA

Levi della Vida G., Gli ebrei: storia, religione, civiltà, Messina-Roma, 1924

Levi della Vida G., Storia e religione nell’oriente semitico, Roma, 1924

Levi della Vida G., Elenco dei manoscritti arabo-islamici della Biblioteca Vaticana: Vaticani, Barberiniani, Borgiani, Rossiani, Città del Vaticano, 1935

Levi della Vida G. (a cura di F. Gabrieli ed F. Tessitore), Arabi ed ebrei nella storia, Napoli, 1984 

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