BIOGRAFIA
Nel 1883, durante il terremoto di Casamicciola, morirono i genitori e il giovane Benedetto Croce si trasferì a Roma dallo zio Silvio Spaventa. Si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, ma non completò mai gli studi, in quanto preferì dedicarsi ai corsi di filosofia morale tenuti da Antonio Labriola che gli fece conoscere la filosofia marxista nella sua interpretazione. Tornato a Napoli nel 1886 si diede alla speculazione critica e insieme a Giovanni Gentile fu protagonista di una stagione di rinnovamento della cultura italiana, testimoniata dalle annate de La critica fondata nel 1903. Il sodalizio con il Gentile però finì prima per dissidi di carattere filosofico e poi politici. Croce fu senatore nel 1910 e ministro dell’Istruzione del governo Giolitti nel 1920. Nel 1925, quando il fascismo mostrò il suo vero volto di regime oppressivo, il Croce dimostrò tutta la sua avversione redigendo il Manifesto degli intellettuali antifascisti. Fu poi ministro del governo Badoglio nel 1944 e, nel dopoguerra, fu deputato alla Assemblea Costituente. A partire dal 1947 detenne la presidenza, prima effettiva poi in seguito onoraria, del Partito Liberale. Dal 1948 fu senatore a vita. La filosofia di Benedetto Croce si fonda sul nesso e sulla dialettica tra i “distinti”, come distinzione e autonomia tra le forme dello spirito. Egli si distaccò dal positivismo, al quale contrappose lo spiritualismo del De Sanctis e lo storicismo del Vico. La sua riflessione si concentrò poi sulla distinzione tra arte, intesa come intuizione ed espressione indipendente dalla morale, dalla logica e dall’utilità, e storia. Grazie ai suoi studi sul materialismo storico di Marx, accanto alle tradizionali categorie del “Bello” (Estetica), del “Buono” (Morale), del “Vero” (Logica), il Croce poté aggiungerne una quarta, l’ “Utile” (Economia). A differenza di Marx, però, che aveva concepito l’economicità come fondamento, struttura, della realtà, per il Croce essa era solo una delle forme dello spirito. Importante il suo contributo alla diffusione della cultura storica e filosofica grazie alla fondazione da lui voluta a Napoli nel 1947 dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, per il quale mise a disposizione degli studiosi la sua biblioteca personale.
BIBLIOGRAFIA
Croce B. (a cura di Galasso G.), Etica e Politica, 1994, Adelphi
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