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BIOGRAFIA

La sua prima formazione culturale fu influenzata certamente dall’ambiente familiare. Il padre Paul apparteneva ad una famiglia di tradizione calvinista, mentre la madre Juliette Rondeaux era fervente cattolica. Il rigore morale dell’educazione familiare sviluppò nel giovane Gide un contrasto tra rigorismo ed esigenza di libertà, tema che caratterizzerà molte delle sue opere, soprattutto quelle giovanili quali Les cahiers d’André Walter (1891), Le traité du Narcisse (1891), Les poésies d’André Walter (1892), La tentative amoureuse (1893), Le voyage d’Urien (1893). Dopo varie esperienze e tanti viaggi in giro per il mondo, a partire dagli inizi del Novecento la poetica subisce una svolta indirizzandosi verso i temi della liberazione dai pregiudizi e della vita da vivere seguendo i propri istinti, le proprie inclinazioni. Sono di questo periodo le sue principali opere: L’immoraliste (1902), La porte étroite (1909), Les caves du Vatican (1914), e ancora Le Prométhée mal enchaîné (1899), il drammaSaül (1903), Le retour de l’enfant prodigue (1909), Isabelle (1911) etc. Una tappa importante per la sua formazione culturale e soprattutto politica fu il viaggio in Africa del 1925, dove ebbe modo di verificare le condizioni imposte alle popolazioni indigene dal sistema coloniale. Sistema che denunciò fortemente con vari interventi scritti. Questa esperienza lo portò a rivendicare la dignità umana, i diritti dei diseredati e degli oppressi. Ciò comportò la sua successiva iscrizione al Partito comunista, la cui adesione però non durò molto. Infatti, nel 1936 dopo un viaggio in Russia, dove fu invitato dalle autorità sovietiche a guidare una delegazione di intellettuali, rimase molto deluso dal totalitarismo che si era instaurato in quel paese. Tornato in Francia scrisse Ritorno dall’Urss, nel quale raccontò tutta la sua delusione. Il libro fu molto osteggiato dagli ambienti comunisti, tanto che le autorità sovietiche tentarono di ostacolarne la pubblicazione. Negli anni della occupazione nazista di Parigi rifiutò una cattedra universitaria e si imbarcò per Tunisi, dove conobbe il generale de Gaulle e accettò la direzione di una rivista antinazista denominata L’Arche. Tornato in Francia, dopo la guerra, non trovò spazio nel mondo letterario politicizzato di quel tempo e si limitò a lavorare alle sue ultime opere. Nel 1947 ricevette il premio Nobel per la letteratura.

 

BIBLIOGRAFIA

Gide A., L’immoraliste, 1902

Gide A., La porte étroite, 1909

Gide A., Les caves du Vatican, 1914

Gide A., Retour de l’URSS : Suivi de Retouches à mon Retour de l’URSS, 1936

Gide A., Retouches à mon retour de l’U.R.S.S, 1937

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